Bidibibodibiboo
Teatro Dadà
A proposito di questo spettacolo
I sogni, le paure e le rinunce di una generazione alle prese con un mondo del lavoro spietato. Una riflessione sulla precarietà quotidiana, raccontata con tenerezza e dissacrante ironia.
Premio Ubu 2024 come Miglior Nuovo Testo Italiano, Bidibibodibiboo affronta le scelte, le paure e le rinunce di una generazione segnata da un mondo del lavoro spietato. Il testo mette a confronto due fratelli. Uno è un impiegato in una multinazionale che, preso di mira da un superiore, sprofonda in un incubo persecutorio fino al licenziamento. L’altro è un autore teatrale e sceglie di raccontare pubblicamente la vicenda del fratello, portandola in scena. Attraverso questo doppio sguardo, Alberici interroga il modello aziendale globale che impone standard irragionevolmente alti. «La precarietà riguarda ormai sia chi la sceglie deliberatamente, come me, sia chi cerca di costruirsi una vita più stabile. […] I nuovi colossi globali del mondo capitalista […] stanno ridisegnando […] anche delle nostre vite. Termini e concetti aziendali hanno invaso il nostro linguaggio, performance, competizione, miglioramento di sé, ottimizzazione, e ridefinito la nostra idea del tempo: ormai il tempo libero non è altro che tempo perso».
Repliche
Dati artistici
scene Alessandro Ratti
luci Daniele Passeri
tecnica Fabio Clemente, Eva Bruno
produzione SCARTI Centro di Produzione Teatrale d’Innovazione, CSS Teatro stabile di innovazione del Friuli Venezia Giulia, Ente Autonomo Teatro Stabile di Bolzano, Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europa
con il sostegno di La Corte Ospitale
si ringraziano Alessandra Ventrella, Davide Sinigaglia e Ileana Frontini
foto di Francesco Capitani