L’anima buona del Sezuan
Teatro Dadà
A proposito di questo spettacolo
E’ venuta amara, alla fine si è guastata.
Pubblico amato, pensa allora per te un finale!
Di un’anima buona, abbiamo un bisogno reale!
Bertolt Brecht
Composta negli anni del suo esilio da una Germania intrisa di ferocia, L’anima buona del Sezuan ci colpisce per l’equilibrio mirabile tra uno sguardo freddo e analitico sul tessuto sociale, politico ed economico, la profetica ironia verso gli orrori del capitalismo e un’accorata vena poetica. Dominano in apertura e in chiusura – nel testo e nella nostra rilettura – le esilaranti figure dei tre dei, misconosciuti e disorientati, in missione per conto di misteriosi superiori, in giro per il mondo a cercare anime buone. Se le troveranno, il mondo ‘può restare com’è’. Il linguaggio in scena è sospeso tra parlato, canto e danza: si intreccia alle composizioni originali eseguite dal vivo per disegnare la partitura di una vera e propria opera in musica.
Immaginiamo il nostro Sezuan, bizzarra ed ambigua ambientazione geografica che ospita questa favola di metafore, come una terra di chiaro-scuri, un cantiere aperto a tratti deserto e a tratti sovraffollato, nel quale i corpi degli attori sembrano guerrieri o marionette pronti a rapide metamorfosi.
Elena Bucci e Marco Sgrosso
Durata: 2 ore e 20 minuti con intervallo
Repliche
Dati artistici
disegno luci Loredana Oddone
cura e drammaturgia del suono Raffaele Bassetti
musiche originali eseguite dal vivo Christian Ravaglioli
macchinismo e direzione di scena Viviana Rella
supervisione ai costumi di Ursula Patzak in collaborazione con Elena Bucci
scene e maschere Stefano Perocco di Meduna
assistente alla regia Beatrice Moncada, Barbara Roganti
sarta Manuela Monti
una coproduzione CTB Centro Teatrale Bresciano, Emilia Romagna Teatro Fondazione
in collaborazione con Le belle bandiere
foto Marco Caselli Nirmal