Il malato immaginario
Teatro Dadà
A proposito di questo spettacolo
Tra comicità e critica sociale, travestimenti e ipocondria, Tindaro Granata e Lucia Lavia sono i protagonisti dell’ultimo capolavoro di Molière. Un’irriverente satira sociale sulle ossessioni e sui nostri fantasmi.
Argante grida: «Io sono il malato!». Tindaro Granata è il protagonista de Il malato immaginario di Molière uomo che teme la morte e si protegge dai propri mali con la risata, in un mix di ansie, gelosie e malinconie. La regia interpreta la condizione del personaggio come la voce di un artista che si confronta con la società, tra attese e rifiuti, mostrando quanto il teatro possa essere strumento di difesa e di espressione. Il testo è presentato integralmente e include la supplica di Molière al Re, in cui chiedeva di poter continuare a scrivere e a rappresentare. Tra comicità e ombre, si manifesta la tensione tra vita e arte, tra finzione e realtà, per una riflessione sulla vulnerabilità, sul bisogno di protezione e sul ruolo del teatro come spazio di espressione, resistenza e dialogo con il presente.
Repliche
Dati artistici
scene Guido Buganza
costumi Ilaria Ariemme
musiche Daniele D’Angelo
luci Cesare Agoni
cura dei movimenti Marta Ciappina
produzione Centro Teatrale Bresciano
in coproduzione con LAC Lugano Arte e Cultura, Accademia Perduta Romagna Teatri
foto di Luca Del Pia