Un anatroccolo in cucina
Teatro Dadà
A proposito di questo spettacolo
Tecnica utilizzata: clownerie, pantomima, bolle di sapone, bicchieri musicali
Fascia d’età: 3-7 anni
Durata: 55 minuti
La cucina di un grande ristorante. Un lavapiatti sommerso dal sapone. Suoni e voci che ridono di là dalla porta. E dietro quella porta un sogno… quello di essere dall’altra parte, seduto a quella festa, a ridere e cantare con chi sta “insieme”. Ma qualcuno deve pur preparare per la festa! E allora tocca a lui.
E mentre secchi, pentole, tazzine e piatti, bicchieri e strofinacci sembrano non voler stare mai al loro posto, mentre ad ogni attimo di distrazione paiono prendere vita propria, lui non si abbatte, anzi, si mette ancor più di impegno per fare del suo meglio e, magari, piacere un po’ anche lui… Ma niente! Ogni tentativo è goffo e ogni speranza un tonfo. A guardarlo bene, quel lavapiatti assomiglia così tanto a quel brutto anatroccolo che cercava di spiccare il volo… Allora non resta che credere alle favole! E sognare… sognare di fare proprio come quell’ anatroccolo, che una mattina si svegliò e si scoprì cigno…
Rievocando l’affascinante atmosfera del cinema comico muto degli anni ’20, raccogliendo la magia della pantomima e della clownerie, sorprendendo con bolle di sapone e bicchieri che suonano, lo spettacolo tratta con note leggere il tema della diversità, reale o immaginata, il bisogno di essere accettati e di far parte di un gruppo. Utilizzando oggetti quotidiani che diventano mezzi magici e fantastici, Un anatroccolo in cucina si avvale del linguaggio non verbale per raccontare e comunicare temi importanti come il confronto con l’altro diverso da noi, e come la possibilità, ogni giorno, di perdere o sbagliare, anche di cadere, ma senza smarrire mai l’entusiasmo e il coraggio di rialzarsi e ripartire.
Repliche
Al 14/03/2019